Perché questo sito

Era una notte buia e tempestosa? No. Era giorno e, anche se non c'era il sole, una luce cruda e vivissima oltrepassava le tendine (alle quali una visita nella lavatrice avrebbe fatto bene) perché fuori stava nevicando a più non posso. Era il 31 gennaio 2012 e continuò a nevicare per vari giorni. Tanto per cambiare, ero di nuovo senza lavoro, senza un soldo, con la spada di Damocle dell'essere sfrattato che mi pendeva sul collo, col riscaldamento spento (chissà perché, ma questo tipo di aziende non gradiscono mai il pagamento in natura, l'unico che mi sarei potuto permettere), avvolto in un piumino (vinto con non ricordo quali punti). Uscire era impensabile (nessuna delle mie paia di scarpe, ben 3, era più a tenuta d'acqua), e per andare dove, poi? Neve a parte, quell'andazzo era già da un po' che mi teneva compagnia, insalutato ospite punto gradito, convitato di pietra, chiamatelo come volete. Come … passare il tempo, escludendo le tentazioni peggiori? Da qualche parte, ancora, avevo un'auto, ma gli spazzaneve all'opera me la avevano turata dietro un muro di neve che mi fece pensare la avrei rivista solo a disgelo avvenuto. Potrei scrivere qualcosa … al massimo l'elenco delle sfighe ultimo modello che continuavano ad attraversarmi la strada, peggio di gatti neri, anche se me ne stavo rintanato in casa. Sì, potrei scrivere qualcosa. Mi squilla il telefono. Qualcuno mi invita a casa di amici, in campagna, per godersi (?) la nevicata. Invento scuse. L'interlocutore non demorde, e mi informa che avrebbero organizzato una notte Potter, con visione di tutti gli 8 film. Invento altre scuse, e la telefonata termina. Niente in contrario, sia ben chiaro, ad una notte Potter di tanto in tanto, da allineare alle notte Star Wars e … basta. Di tutti gli altri, continuo a preferire i libri (e in molte cose, anche della saga Potter). A quanto pare, però, il seme si era già piantato. Uno stridio metallico sale dalla strada, e sbircio di sotto. Un contadino (nessuna intenzione nefasta, lo giuro) che il comune deve aver commissariato ad occuparsi dell'emergenza neve, con un trattore di un terrificante verde carro agricolo, ha clamorosamente sfregato la pala del suo mezzo contro una delle colonne di cemento armato del palazzo in cui vivo (36 appartamenti, prima che la parola “palazzo” faccia pensare ad altro). Un verde veramente orrendo. Un verde serpeverde? Non serpeverde, per favore, non serpeverde. Accendo il mio vecchio e fedele (resisti ancora, ti prego) portatile, e comincio a scrivere. Proprio quelle parole: Non serpeverde. Da quel 31 gennaio, stando ai contatori del sito che mi ha accolto, ho scritto unmilioneseicentotredicimila parole … e ancora continuo, visto che continuano a leggermi. Grazie, a proposito.

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Troverete alcuni PDF scaricabili nelle varie sezioni DOWNLOAD. Si tratta di racconti, intesi senza alcuno scopo di lucro, nati per celebrare e manifestare tutta la mia ammirazione per il formidabile mondo inventato da J. K. Rowling, e iniziano là dove lei si è fermata, lasciandoci un po' orfani delle sue storie.

Specifico che questi racconti non intendono in nessun modo essere un infrangimento del diritto di autore e della proprietà intellettuale dell'autrice e di chiunque ne detenga i diritti, ma sono solo un omaggio.

Ribadisco: questi racconti non hanno alcun fine di lucro.